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L'ombra: dove vanno a finire le parti di noi non ascoltate?

2024-11-21 13:30

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L’ombra da Il piccolo libro dell’ombra di R. Bly


“All’età di uno o due anni avevamo una personalità, diciamo così, a 360 gradi. L’energia si irraggiava da ogni parte nel nostro corpo e della nostra psiche. Un bambino che corre è un globo vivente di energia. Avevamo una palla di energia; ma un giorno ci siamo accorti che ai nostri genitori certe parti di quella palla non piacevano…Quando incominciamo ad andare a scuola, il nostro sacco è già piuttosto grosso. Poi viene il turno degli insegnanti…Perciò, a partire da un globo rotondo di energia, al ventenne resta di quel globo solo una fettina….. Passiamo i primi vent’anni della nostra vita a mettere nel sacco parti di noi stessi e passiamo il resto della vita a cercare di tirarle fuori.”


Che cos’è allora l’ombra? è ciò che non piace alla nostra cultura, è ciò che non piace ai nostri genitori, è ciò che abbiamo imparato non piace agli altri di noi ed è ciò che, alla fine, non piace più neanche a noi.


 “Parliamo ora dei vari tipi di sacco. Se abbiamo riempito molto il nostro sacco, ci resta poca energia. Più grosso è il sacco, meno energia abbiamo….Perciò possiamo concepire il nostro sacco personale come pieno di energia che non ci è più disponibile.”


Il processo educativo ci porta a espellere parti di noi (che finiscono nel sacco nero) perché non è rispettoso di ciò che siamo. La sfida allora è cercare di capire come dovrebbe essere questo accompagnamento perché il nostro sacco non diventi eccessivamente pesante e per non dover poi passare la vita a recuperare.







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